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Pesciolina  5 Terre  Boat  Tours

Benvenuti nelle Cinque Terre !

Benvenuti nei nostri splendidi borghi situati sul lungo costa immersi nel mare del Parco Marino delle 5 Terre .  Le Cinque Terre sono considerate una delle più suggestive attrattive costiere italiane, per il loro contesto orografico collinare naturalmente aspro e accidentato, addolcito dalla costruzione di terrazzamenti (comunemente detti "Cian", fasce ) per la coltura, che cala verso il mare con forti pendenze. Nei punti in cui il mare si insinua  lungo la costa seguendo la naturale forma delle colline, sorgono i 5 borghi, da ponente verso levante: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore.

Nei secoli, l'opera dell'uomo,  ha modellato il territorio costruendo i famosi terrazzamenti sui declivi a mare, dovuta alla particolare tecnica agricola tesa a sfruttare per quanto possibile i terreni posti in forte pendenza che digrada verso il mare, ne ha fatto così uno dei più caratteristici e affascinanti paesaggi della Liguria. Le Cinque Terre hanno un profilo frastagliato lungo le cinque miglia di costa rocciosa racchiuse da due promontori, Punta Mesco Punta di Montenero. Speroni di pietra a picco sul mare, minuscole insenature, baie, anfratti, spiaggette tra gli scogli sono la caratteristica, un paesaggio unico al mondo con mare cristallino Patrimonio UNESCO.

Le Cinque Terre incantano la maggior parte dei visitatori che ormai da anni a migliaia arrivano anche da molto lontano, per ammirare questi piccoli cinque paesini dalle casette colorate e a picco sul mare. Spesso non sanno nulla della loro storia, di come nascono, quanto tempo fa e perché nascono le Cinque Terre. Quasi nessuno sa che fino ai primi del Novecento erano abitate solo da contadini e da pescatori. E che il loro vino, già nel 1300, era considerato uno dei migliori e veniva elogiato da molti letterati del tempo. Il nome "Cinque Terre" appare per la prima volta nel XV secolo, quando questa zona era sotto il controllo della Repubblica Marinara di Genova. Un funzionario, nel suo rapporto a Genova, raccoglieva i cinque paesi ( Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore ) in un unico toponimo anche perché si era reso conto che nonostante le particolarità di ognuna  di loro, le caratteristiche in comune dei cinque paesini erano molte,


L'origine del nome


Il nome Cinque Terre è sopravvissuto nei secoli e tanti oggi si chiedono il perchè del nome "terre", che suggerisce erroneamente l'idea di trovare cinque isole o cinque colline. La parola "terra" in questo caso sta per "piccolo borgo medievale".

Le origini: i muretti a secco

I primi coloni si insediarono nella zona collinare sopra le Cinque Terre circa mille anni fa, probabilmente intorno al X e XI secolo. Erano per lo più abitanti della Val di Vara, che a seguito della crescita demografica e per salvarsi dalle epidemie svalicarono il monte e crearono dei borghi agricoli sopra il mare, all'altezza degli odierni santuari: Soviore, Reggio, San Bernardino, Volastra e Montenero.

I terreni erano morfologicamente inadatti alle coltivazioni per via della loro ripidità, ma il clima era migliore dell'entroterra, il che rendeva possibile le coltivazioni di vite e ulivo. Per ovviare al primo problema si crearono dei terrazzamenti tramite la costruzione di muretti a secco lungo la costa, che ad oggi ricoprono una superficie di circa 7.000 Km (su appena 14 Km di costa!).

No pescatori ma grandi vignaioli!

Lo sviluppo della zona delle Cinque Terre cominciava quindi dalle montagne, da parte di un popolo di contadini, che non erano per nulla avvezzi alla pesca. Il commercio del vino è sempre stato il metodo di sostentamento principale.

Intorno al 1300, il vino ha fatto la fortuna dei paesi delle Cinque Terre: il bianco "Vernaccia" era considerato molto pregiato, inoltre era trasportabile, a differenza degli altri vini. Per questo era anche molto costoso. Nel parla persino Dante nel XXIV canto del Purgatorio, in cui lo definisce il "milior vino bianco che si trovi".

E il mare?

Non era un posto sicuro: nel XII secolo vengono finalmente sconfitti i Saraceni, un popolo di pirati provenienti dall'Africa Settentrionale, che hanno controllato e sparso terrore sulle coste per almeno 3 secoli.

Nel Cinquecento sono poi arrivati i "turcheschi", predoni turchi e berberi, provenienti dall'Oriente, da Tunisi e Algeri, che risalivano i mari Tirreno e Ligure, saccheggiando paesi e razziando uomini e donne.

Ancora oggi si trovano svariati avamposti di sorveglianza sparsi sulla costa, tutti visibili tra uno e l'altro. Gli attacchi ai paesi costieri riprenderanno così vigore e finiranno solo a metà del 1600, quando ormai le torri di avvistamento sono numerose e ben coordinate e lo sviluppo di armi da fuoco affidabili, cannoni e simili, rende difficile lo sbarco.

A breve seguirà approfondimento sul paesaggio e vino delle Cinque Terre! 
 

LE SPIAGGE

Le Cinque Terre hanno un profilo frastagliato lungo le cinque miglia di costa rocciosa racchiuse da due promontori. Speroni di pietra a picco sul mare, minuscole insenature, baie, anfratti, spiaggette tra gli scogli sono la caratteristica, un paesaggio unico al mondo con mare cristallino anche scelti tra quelli che presentano le caratteristiche delle pietre usate dal Medioevo in poi..

STORIA DELLE CINQUE TERRE: IL MEDIOEVO

Storia - Il Medioevo (II)

      • La causa dei trasferimenti della gente della Val di Vara lungo la costa è legata a due eventi storici comuni a tutta l'Europa occidentale: l'incremento demografico e la liberazione del Mediterraneo dalla minaccia dei pirati saraceni. La costa inoltre possedeva un clima migliore, più adatto alla coltivazione di alcuni prodotti come la vite e l'ulivo. I paesi delle Cinque Terre non nascono quindi come borghi marinari ma come borghi agricoli. Per esercitare l'agricoltura i primi coloni furono costretti a bonificare completamente il territorio con il terrazzamento dei fianchi dei monti. Iniziò così la caratterizzazione del paesaggio delle Cinque Terre con forme simili a quelle moderne: estesi terrazzamenti coltivati a viti e olivi, boschi di castagni da frutto, boschi da legname. Comune fu quindi l'origine dei borghi come comune fu la stirpe lunigianese, in quanto la Val di Vara costituiva la parte occidentale del territorio che aveva Luni come capoluogo. Dopo un po' di tempo che gli abitanti della Val di Vara si erano trasferiti sul litorale presero confidenza con l'elemento marino perché il trasporto via mare, nei tempi passati, era in via assoluta più conveniente di ogni altro mezzo. Il vino prodotto per la vendita, infatti, doveva essere esportato lontano e ogni cosa necessaria per vivere doveva essere acquistata fuori dal paese.

        L'esportazione del vino era assolutamente necessaria perché la produzione era finalizzata soprattutto alla vendita del prodotto e non per soddisfare il proprio fabbisogno di vita. Per questo, solo dalla vendita del vino, gli abitanti delle Cinque Terre trovavano i mezzi necessari per comprare gli alimenti che non riuscivano a trarre dalle proprie campagne. Diventare uomini di mare significava essere, oltre che marinai per la marina mercantile, anche pescatori e corsari. Da quel lontano momento gli abitanti divisero il loro tempo fra il lavoro nelle campagne e l'andar per mare a seconda delle loro necessità e dell'avvicendarsi delle stagioni. Questa affermazione è comprovata dal fatto che nel 1170 una galera di Vernazza, insieme ad altre di alcuni borghi della riviera orientale, fece la guerra per conto dei genovesi contro i pisani. Nel 1182, inoltre, ancora gli uomini di Vernazza (probabilmente all'epoca il paese più grande e popoloso) esercitarono, in tempo di pace, la guerra per proprio conto, contro navi mercantili dirette a Genova.

        Il documento più antico che ricordi le Cinque Terre risale al 1056. E' l'atto del marzo di quell'anno, rogato a Monterosso, con cui il marchese "Guido di fu Alberto" donò ai monasteri di Santa Maria e di San Venerio, beni immobili situati nelle isole della Palmaria del Tino e del Tinetto e in Portovenere. Da questo documento si trae la certezza dell'esistenza di Monterosso in quell'epoca. Per Vernazza il documento più antico che ne ricordi il nome è del 1139. Si può immaginare che i paesi delle Cinque Terre, prima del XII secolo, non fossero altro che una riunione di povere casupole.

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